La pubblicità su Internet chiude in leggera crescita anche nel 2020 (+4%) e arriva a rappresentare il 43% del valore della componente pubblicitaria nazionale, superando per la prima volta la leadership della Tv (41%). L'Internet advertising in Italia quest’anno raggiungerà quota 3,9 miliardi di euro (+14%).
Il calo di circa 700 milioni di euro registrato dal mercato pubblicitario italiano a fine 2020 (sceso a quota 7,9 miliardi di euro) ha riguardato soprattutto le componenti tradizionali: Tv, Radio, Stampa e Out Of Home.
Per quanto riguarda i formati, la Display Advertising vale il 64% dell'intero mercato, ha superato i 2,2 miliardi di euro (+6%) trainata dalla componente Video (+7%), nel 2021 è stimata una crescita del 14%.
La raccolta pubblicitaria sui motori di ricerca (Search Advertising) è cresciuta del 4% raggiungendo quota 955 milioni di euro nel 2020 (il 28% del totale investimenti) e quest'anno registrerà un incremento del 12%.
La crescita dell'Audio Advertising, a fronte di un mercato ancora ridotto (14 milioni di euro a fine 2020, +19% rispetto al 2019), è stata rallentata dalla pandemia, ma nel 2021 potrebbe registrare una forte crescita (+30%).
L'Addressable TV raccolta dai broadcaster (erogazione di spot pubblicitari personalizzati su televisori connessi alla rete a utenti segmentati su base geografica, demografica, comportamentale) è cresciuta del +51% raggiungendo 26 milioni di euro e nel 2021 si attende una crescita nello stesso ordine di grandezza.
Vendite di contenuti Media: Video, Musica e News
Nell'anno segnato dalla pandemia si è registrato un incremento generale nella fruizione di contenuti online da parte dei consumatori.
In Italia, il mercato complessivo delle vendite di contenuti Media nel 2020 è sceso a 6,6 miliardi di euro (-4% rispetto al 2019). La componente derivante da Internet è ancora marginale (9%, pari a 623 milioni), anche se ha registrato una crescita del 55% rispetto all'anno precedente.
Il 72% del mercato degli Internet Media a pagamento fa riferimento alla vendita di contenuti Video online, seguono i ricavi per gli abbonamenti a servizi musicali (19%) e i ricavi legati alle news (9%).
Anche nel 2020 sono stati i Video online (+67%) a trainare la crescita della componente premium, con un valore delle vendite pari a 447 milioni di euro.
Per quanto riguarda il mercato della musica in streaming, nel 2020 il valore è stato di 118 milioni (+32% rispetto al 2019).
L'aumento degli abbonamenti è stato trainato anche dall'ampliamento dell'offerta di contenuti podcast, che sempre più catturano l'interesse degli utenti.
Fonte: Osservatori.net
Richiesta di servizi in abbonamento in Italia e in Europa
La mobile bank N26 ha indagato quanto sia cambiato lo scenario dei servizi in abbonamento nel 2020.
Il 31% degli europei (e il 34% degli italiani) ha aumentato il numero di abbonamenti digitali sottoscritti rispetto all'inizio della pandemia. I consumatori europei si sono impegnati, in media, a sottoscrivere abbonamenti per un valore di 39 euro al mese, ovvero 465 euro all'anno.
La metà degli europei ha sottoscritto un abbonamento a un servizio di intrattenimento, che è di gran lunga la scelta più popolare seguita da musica (28%) e poi moda, bellezza e shopping (19%).
La crescita della filosofia dell’on demand è particolarmente evidente tra i consumatori più giovani. Nel segmento 18-24 anni si spendono, in media, 48 € al mese, mentre gli over 65 spendono meno della metà.
Fonte: N26
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