SCF, la collecting leader dei diritti connessi in Italia, si prepara ad affrontare la nuova annualità con un'importante riduzione dell'aggio dal 17% al 15% per le sezioni broadcast e web, applicata sia ai produttori discografici italiani che esteri.
Si tratta di una decisione storica in casa SCF, che non solo ritorna a un livello di aggio che non si registrava da dieci anni ma per la prima volta effettua anche una separazione tra le sezioni broadcast e public performance - a differenza delle principali collecting estere - per rispondere fedelmente alle necessità del mercato, commisurando con maggiore precisione i costi associati a ciascuna tipologia di sfruttamento dei diritti e mirando dunque a un'ottimizzazione dei servizi offerti.
L'operazione segue la precedente riduzione attuata nel 2024 e si allinea con un valore di aggio nel segmento della copia privata molto competitivo (pari al 3%), confermando l'impegno di SCF nel supportare concretamente i propri produttori mandanti e rafforzando di fatto l'industria musicale.
Il Direttore Generale di SCF Mariano Fiorito infatti dichiara: "Con questa nuova riduzione dell'aggio ribadiamo il nostro impegno a rendere il settore musicale più accessibile e sostenibile: una gestione più efficiente delle risorse e un'attenzione maggiore alle esigenze dei nostri produttori contribuiscono senz'altro alla definizione di una filiera musicale più forte e dinamica. Questo cambiamento non solo aiuta i produttori a ottenere il giusto ritorno economico per il loro lavoro, ma è anche un importante segnale del nostro approccio verso l'ottimizzazione dei servizi offerti".