1 ottobre 2022

Io sono cultura 2022: il settore musicale

Nel settore dello spettacolo, l’attività che ha sofferto di più durante i due anni di restrizioni è quella dei concerti, con perdite che nel 2021 sono risultate più contenute rispetto all’anno precedente.

Lo stretto legame che unisce la produzione e le uscite discografiche ai tour ha spinto vari artisti a rimandare la pubblicazione dei propri album alla vigilia della ripresa dell’attività live.

Nel 2021, grazie a un tasso di crescita del 27,8% per lo streaming, l’Italia torna nella top ten mondiale con oltre 332 milioni di euro di ricavi e una crescita degli abbonamenti alle piattaforme streaming come Spotify, Amazon ed Apple Music del 35,6%. YouTube resta la prima piattaforma in Italia per ascolto di musica in modalità free ad-supported.

A fronte dell’avanzata dello streaming, crescono le proteste per i bassi compensi delle piattaforme (come Spotify, Apple, Tidal, Amazon, Deezer, Youtube) che penalizzerebbero gli artisti emergenti con un tetto di streaming minimo relativamente alto per accedere ai compensi.

Negli ultimi tempi ci sono state diverse contestazioni: tra le più importanti, quella del marzo 2021 a opera di Umaw (Union of Musicians and Allied Workers), che è scesa in campo per richiedere l’abolizione dell’attuale sistema di ripartizione dei guadagni di Spotify (che trattiene per sé il 30% dei ricavi degli abbonamenti, dividendo con gli artisti il restante 70%, in proporzione al numero di ascolti).

Un’area di estremo sviluppo all’interno del settore musicale è quella legata alle ultime tecnologie. In Italia, ad esempio, pionieri degli NFT sono gli artisti di BHMG - etichetta milanese fondata da Sfera Ebbasta, Shablo e Charlie Charles. Achille Lauro per Gucci si è invece esibito sulla piattaforma di giochi virtuali Roblox, mentre Mahmmod ha trasformato i personaggi delle canzoni del suo secondo disco Ghettolimpo in animazioni e da animazioni in NFT.

Se i live in streaming sono ancora in una fase embrionale in Italia, emergono altre forme di contaminazione come i live in realtà aumentata dei Coma Cose (dicembre 2021 al Castello Sforzesco), oppure quello degli Eugenio in via Di Gioia al Museo Egizio di Torino (marzo 2022).

Nell’ambito della commistione tra i diversi campi, da segnalare anche l’iniziativa Jazz is a (video)game, un progetto finanziato dal Ministero della Cultura e sostenuto da IMF Foundation e Fondazione Musica per Roma: una serie di concerti multimediali è accompagnata da sequenze audiovisive provenienti dalla videoarte, dal cinema sperimentale e dall’animazione digitale. Le sonorizzazioni e gli arrangiamenti sono composti da componenti di alcune orchestre del Corso di Musica Applicata del Conservatorio di Santa Cecilia (RM) e del Saint Louis Music College (RM).

Coerentemente con il trend relativo al peso sempre maggiore di alcune etichette e realtà provenienti dal circuito indipendente e con un target giovanissimo nelle scelte e nella distribuzione major, si assiste a una presenza significativa di artisti della “Generazione Z” in manifestazioni nazional-popolari, da Sanremo all’Eurovision.

Blanco, Tananai, Mahmood, Ditonellapiaga, Giovanni Truppi, La Rappresentante di Lista sono stati tra i protagonisti dell’edizione 2022 del Festival. Tra i fenomeni indiscussi i Måneskin, vincitori dello scorso Festival di Sanremo e dell’Eurovision, divenuti un fenomeno di fama mondiale: su Spotify hanno infatti una media al mese di 50 mila ascoltatori, hanno ottenuto 6 dischi di diamante, 34 d’oro e oltre 4 miliardi di stream.

Il Rapporto “Io sono cultura”, è realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, insieme alla Regione Marche e all’Istituto per il Credito Sportivo.

Fonte: “Io sono cultura 2022

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