2 aprile 2023

Istat: cresce il consumo culturale e di intrattenimento nel 2022

Secondo l’Istat, nel 2022 è aumentata la fruizione di almeno uno spettacolo o forma di intrattenimento (teatro, concerti, cinema, discoteca, spettacoli sportivi, ecc.), ma è ancora al di sotto dei livelli prepandemici (49,5% contro il 64,6% del 2019).

Se nel 2020 le restrizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19 hanno inciso notevolmente sulla fruizione della maggior parte delle attività di svago svolte fuori casa e nel 2021 l’abitudine di recarsi a teatro o al cinema e ad assistere ai concerti ha perso proporzionalmente di più rispetto ad altre forme di intrattenimento - riducendosi di circa cinque volte rispetto al 2020 - nel 2022 si osserva una buona ripresa delle varie forme di spettacolo e fruizione culturale.

Gli aumenti più consistenti riguardano la fruizione del teatro che, nel 2022, presenta un valore quattro volte superiore rispetto al 2021: ha partecipato a questa forma di intrattenimento il 49,5% delle persone di 6 anni e più, recuperando 28,4 punti percentuali sul 2021, ma rimanendo ancora su livelli inferiori al periodo prepandemico (64,6% nel 2019).

La partecipazione a concerti e il recarsi al cinema, in discoteca e a spettacoli sportivi risulta invece triplicata: anche in questo caso la ripresa registrata nel 2022 non riconduce la partecipazione ai livelli pre-pandemici, ma si arresta a valori inferiori al 2019.

Dalla ricerca Istat emerge inoltre che nel Centro-nord i livelli di partecipazione a spettacoli e intrattenimenti sono più elevati rispetto al Mezzogiorno e che i tassi di fruizione maggiori si rilevano tra le persone con titolo di studio più elevato.

Differenze di genere

Nel 2022 si registra una partecipazione complessiva a intrattenimenti e spettacoli pari al 52,4% per gli uomini (+29,8 punti percentuali sul 2021) e al 46,7% per le donne (+26,9).

Per i concerti di musica classica e le visite ai siti archeologici/monumenti, la quota di partecipazione delle donne è pressoché simile a quella degli uomini.

  • Le donne visitano di più musei/mostre (23,3% contro 21,8% negli uomini) e vanno a teatro (13,5% contro 10,6%).
  • Gli uomini preferiscono gli spettacoli sportivi (25,9% contro 11,8%), recarsi in discoteca (13,4% contro 10,9%), andare al cinema (31,7% contro 29,6%) e a concerti pop, rock, jazz, ecc. (12% contro 10,5%).

I giovani fino a 24 anni di età sono in genere più propensi a partecipare a forme di intrattenimento fuori casa (nel 2022 73,3%, contro il 43,7% della popolazione di 25 anni e più). Nel 2022 si segnala per questa fascia di età un forte recupero in tutte le attività di svago a eccezione del teatro, che si mantiene su livelli molto più bassi rispetto al periodo pre-pandemico.

Persone di 6 anni e più per tipo di intrattenimento fuori casa e genere. Anni 2019-2022, per 100 persone di 6 anni e più

Intrattenimento 2022 Istat

Secondo la recente indagine Istat “Cittadini e ICT 2022” lo scorso anno gli italiani hanno usato Internet per:

  • guardare video da servizi di condivisione come, ad esempio, YouTube (55,3%)
  • ascoltare la musica sul web (45,6%)
  • partecipare ai social network (45,1%).

Mangiare fuori casa nel tempo libero

Nel 2022 riprende l’abitudine a mangiare fuori casa nel tempo libero: è pari all’82,3% la quota di persone di 6 anni e più che ha dichiarato di essersi recata almeno una volta l’anno a pranzo o cena fuori casa (in trattoria, pizzeria, ristorante, birreria, ecc.); una quota decisamente superiore a quella del 2021 (70,7%) e solo leggermente inferiore a quella registrata nel 2019 (83,5%).

Pranzare o cenare fuori interessa più gli uomini delle donne (84,4% contro 80,4%). Mangiano fuori casa soprattutto gli adolescenti di 14-19 anni (90,4%) e i giovani di 20-34 anni (92,1%).

La tendenza degli ultimi dieci anni mostra come l’abitudine a mangiare nel tempo libero in ristoranti, birrerie, ecc. sia un’attività diffusa per la maggior parte della popolazione, che interessa almeno tre cittadini su quattro.

L’analisi Istat si basa su dati provenienti dall’Indagine Aspetti della vita quotidiana. L’indagine è eseguita su un campione di circa 25mila famiglie distribuite in circa 800 comuni italiani di diversa ampiezza demografica. In questa edizione di indagine hanno risposto 19.829 famiglie e oltre 45.000 individui.

Fonte: Istat 

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