La mostra, patrocinata da SCF, racconta la nostra esistenza collettiva dal 1958 al 1982 attraverso cento opere musicali italiane che offrono una originale chiave di lettura per capire gli stili di vita, le mode, le relazioni interpersonali di quel periodo.
Una mostra da leggere, vedere e acoltare
Alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, oltre all’audio diffuso nelle sale espositive, alcune opere sono ascoltabili in cuffia, altre nei filmati d’epoca grazie a speaker direzionali. Il percorso espositivo è suddiviso in 12 aree tematiche che presentano le canzoni più rappresentative del periodo:
- Il Boom (Nel blu dipinto di blu, Eri piccola così, Tu vuo' fa l'americano, Nessuno, Che sarà, Il ragazzo della via Gluck)
- Abbronzatissimi (Romagna mia, Abbronzatissima, Sapore di sale, Una rotonda sul mare)
- Carosello (Malattia, Il Cielo in una stanza, I Due Corsari , A chi, Cuore matto)
- Esercito del Surf (Andavo a cento all’ora, Io che amo solo te, Città vuota, Stasera mi butto, Un’avventura)
- C'era un ragazzo che come me... (Che colpa abbiamo noi, Come potete giudicar, Ciao amore, ciao, Insieme a te non ci sto più)
- Pensiero stupendo (Bocca di rosa, La bambola, Minuetto, Pazza idea, Bella senz'anima, Mi vendo, Una donna per amico, Non sono una signora)
- Contessa (La musica è finita, Azzurro, Quarantaquattro gatti, Chi non lavora non fa l'amore, La libertà, Vincenzina e la fabbrica, Napule è)
- Dio è morto (Pregherò, La Chiesa si rinnova, Il Testamento di Tito, 4/3/1943)
- La locomotiva (Il Bombarolo, Un giorno credi, Ma il cielo è sempre più blu, L'anno che verrà)
- Musica ribelle (Impressioni di Settembre, Gioco di bimba, Sabato pomeriggio, L’avvelenata, La Compagnia, Mi piaccion le sbarbine)
- La febbre del sabato sera (Alla fiera dell’est, Figli delle Stelle, Nuntereggae più, Gloria, Viva l'Italia, Bandiera bianca)
- Splendido splendente (A Muso duro, Comprami, Milano, Centro di gravità permanente, Vado al massimo).
Aree tematiche
Dodici aree tematiche toccano vari aspetti della vita sociale, del costume, della cronaca e dei cambiamenti nelle convenzioni etiche e morali di quegli anni.
- Il Boom - Con il 1958 inizia una grande trasformazione economica e sociale (“miracolo economico”). Gli italiani si comprano il frigorifero, la televisione e la Seicento. Le donne non sono più solo casalinghe e il lavoro inizia a chiedere tutele.
- Carosello - Rigidamente in bianco e nero, la TV diviene in breve un potente strumento di omogeneizzazione culturale e di diffusione di comportamenti e stili di vita, “il nuovo focolare”. Si adottano severi codici morali, con rigide forme di censura preventiva che, ad esempio, vietano l’uso di parole come “parto” e “suicidio”, da sostituire con “lieto evento” e “insano gesto”.
- Esercito del Surf - Il benessere sempre più diffuso si manifesta sia attraverso l'aumento demografico, sia mediante l'innalzamento della scolarità. Il periodo della giovinezza comincia ad essere vissuta non come fase di passaggio verso l’età adulta, ma come momento magico irripetibile. La nuova realtà giovanile, dotata di forte potere d’acquisto, segue le continue innovazioni tecnologiche.
- Abbronzatissimi - L’affrancamento dai lavori domestici grazie agli elettrodomestici, la mobilità data dall'automobile e una maggiore disponibilità di tempo libero portano sempre più italiani verso le cosiddette “vacanze di massa”. Oltre alle vacanze, gli italiani hanno più tempo da dedicare agli hobby, parola che si afferma proprio in quel periodo.
- C'era un ragazzo che come me... - La protesta studentesca inizia nel 1964 a Berkeley, in California, contro la guerra in Vietnam, la segregazione razziale e il conflitto sociale. Analoghi movimento prendono vita in Italia, in Germania e in Francia nel maggio del 1968. La primavera di Praga viene repressa dai carri armati sovietici.
- Pensiero stupendo - La donna del mondo contadino arriva in città e si misura con il mondo del lavoro, della scuola e della politica. La visibilità pubblica delle donne si accompagna ad un’accentuazione di tutti i valori legati alla valorizzazione del proprio corpo e della propria immagine per allargarsi poi ai diritti civili (divorzio, asili nido, legalizzazione dell’aborto).
- Dio è morto - La protesta globale investe anche la Chiesa. Giovanni XXIII coglie con tempestività i nuovi venti di distensione e si rivolge “a tutti gli uomini di buona volontà”. Il suo successore, Paolo VI, ribadisce i princìpi della Chiesa e con l’enciclica Humanae vitae respinge l’uso di qualsiasi contraccettivo, conferma la condanna dell’aborto e ripropone la chiusura nei confronti dei rapporti sessuali fuori dal matrimonio.
- Contessa - Nel 1963 l'Italia entra in una fase depressiva che si prolunga per circa un decennio. L’autunno caldo del 1969 coinvolge tutte le grandi fabbriche italiane. Le agitazioni portano a aumenti salariali e a conquiste legislative che culminano nel nuovo Statuto dei lavoratori approvato nel 1970.
- La locomotiva - Nel decennio 1970-1980, in una fase di acuta crisi sociale e di instabilità politica, si fa strada la violenza terroristica come strumento di lotta politica (Brigate Rosse, Prima Linea, Nuclei Armati Proletari, a destra le forze protagoniste della “strategia della tensione”).
- Musica ribelle - Insieme ai "cieli grigi" degli "anni di piombo", gli anni ’70 sono anche il periodo del debutto delle "radio libere". Oltre alla diffusione di nuova musica, nuovi autori e nuovi stili, le radio portano anche i festival pop. Nel 1976, l’ultima edizione del Festival del Proletariato Giovanile al Parco Lambro di Milano attira 400.000 persone, è segnato da problemi di ordine pubblico.
- La febbre del sabato sera - Nel 1978, tre giorni prima del rapimento di Aldo Moro, esce La febbre del sabato sera, film che diventa fenomeno di costume. Nel 1979, la Siae registra oltre 5.000 “locali da ballo” con un aumento pari al 50% rispetto all’anno precedente. Le discoteche sono i “nuovi luoghi di aggregazione”, con musica facile e disimpegnata, simbolo di un atteggiamento evasivo e individualistico. Cresce la cura del corpo con un boom dei prodotti di bellezza per uomini. L'inflazione viaggia al 20%.
- Splendido splendente -Verso la fine degli anni ’70 al Nord industriale si affianca una "terza Italia", fatta di medie e piccole imprese industriali, collocate nelle regioni del Nord-Est e del Centro. E’ la fine della "centralità operaia". La "marcia dei 40 mila" di Torino prepara l'Italia al fragore degli anni ’80.
Il repertorio iconografico proviene dalla Sezione fotografica dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo. Le immagini, destinate ai media dell’epoca, restituiscono l’abilità dei fotoreporter di cronaca nel rappresentare la realtà. Le opere video provengono dagli archivi delle Teche RAI e dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea.
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