E’ entrato in vigore il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che sostituisce il precedente decreto del 1975 relativo alla determinazione dei compensi per la comunicazione al pubblico di fonogrammi.
Il recente decreto prevede che, nella determinazione della misura di tali compensi, si tenga conto, tra l’altro, dello scopo di lucro o non di lucro per il quale è effettuata l’utilizzazione, degli incassi lordi o delle quote degli incassi lordi corrispondenti alla parte ed al ruolo che la musica occupa nella sua pubblica utilizzazione e della misura del compenso dovuto per la medesima utilizzazione dei corrispondenti diritti d’autore.
“Siamo soddisfatti” commenta il presidente di SCF, Enzo Mazza, “finalmente è stato accolto l’auspicio espresso da tempo dalle istituzioni europee e dall’AGCM ed è stato rimosso il tetto del 2% introdotto – solo in Italia – nel 1975. Ora sarà possibile negoziare liberamente i compensi dovuti a produttori discografici ed artisti per le utilizzazioni di musica registrata, come avviene da sempre negli altri Paesi europei”.
A questo link è possibile visualizzare il testo integrale del decreto.